Empathy

Potenziamento attraverso l’empatia nell’educazione non formale 

Il Progetto costituisce una partnership strategica, basata sullo scambio di buone prassi che prende le mosse dalle due priorità europee dell’inclusione sociale e dell’educazione degli adulti, costituendo una reale opportunità di arricchimento e sviluppo di competenze dei formatori nell’ambito dell’educazione non formale.

Pietra miliare del progetto è il ruolo dell’intelligenza emotiva all’interno dei processi di apprendimento non formale.

L’intelligenza emotiva è, come definito da Goleman, “l’abilità di leggere e riscrivere sé stessi, nel senso più narrativo dell’azione, in cui ognuno racconta sé e a sé stesso. Questa storia prende forma interagendo con il mondo e riflette l’abilità di capire, esprimere e gestire le proprie emozioni e rispondere in maniera adeguata alle emozioni dell’altro.  In questo racconto ogni essere umano basa il proprio modo di relazionarsi con il mondo e con sé stesso, abilitando (o meno) l’esercizio della propria cittadinanza, la motivazione per l’apprendimento personale e la predisposizione al cambiamento.

A tal proposito, il Progetto mira a creare approcci innovativi, mediante i quali stimolare l’intelligenza emotiva e la creatività degli addetti ai lavori.

Poiché ogni contesto sociale dei paesi partner coinvolti possiede proprie peculiarità, i formatori affrontano situazioni che richiedono un perenne adattamento ad una realtà in continua evoluzione, di gestire la propria frustrazione, di trovare in sé stessi strategie per affrontare in modo creativo e flessibile la risposta ai bisogni e alle sfide della società europea.

Formando gli educatori, dotandoli di strumenti e strategie d’intervento incorporati alla riflessione e alla propria capacità creativa, è possibile rafforzare e migliorare i loro approcci d’intervento sui gruppi vulnerabili di riferimento.

L’obiettivo principale del progetto è la massa a punto di un corso di formazione pilota, che sarà applicato e diffuso ad altri professionisti del settore, in ciascuno dei paesi partner. Il corso esorta i professionisti a liberarsi da una serie di sovrastrutture che agiscono in maniera incondizionata sulla propria condotta professionale.

I risultati del progetto sono:

– la creazione di un contesto di apprendimento basato su metodologie collaborative e partecipative attraverso attività di cooperazione transnazionale;

– la formazione rivolta a 12 professionisti, provenienti da organizzazioni partner, coinvolti in un processo di auto-riflessione;

– la progettazione di un corso di formazione pilota sull’intelligenza emotiva, incorporando le competenze e le esperienze di ciascun partner. In tal senso, l’assimilazione delle metodologie negli interventi sui gruppi vulnerabili viene integrata in un modello di formazione teso a consolidare l’intelligenza emotiva dei professionisti;

– la formazione di 60 educatori (15 per ciascun paese partner) che al termine del corso sono in grado di diffondere il modello di intervento.

Il partenariato consiste di 4 organizzazioni provenienti da Portogallo, Italia, Polonia e Danimarca. 

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